La recessione gengivale – cioè il ritiro progressivo delle gengive dai denti – è un problema molto diffuso. Quando si verifica, può lasciare le radici dei denti esposte, causando fastidi come sensibilità al freddo, maggior rischio di carie e, nei casi più avanzati, anche la perdita del dente. Sui social e online si trovano molti video e articoli che parlano di gengive che si ritirano. Alcuni spiegano correttamente le cause e le possibili soluzioni, ma altri diffondono disinformazione o semplificazioni pericolose. Cerchiamo quindi di fare chiarezza, basandoci su quanto è realmente confermato dalla ricerca scientifica.
Che cos’è davvero la recessione gengivale?
La recessione gengivale è una condizione in cui la gengiva si sposta verso l’apice della radice del dente, lasciando scoperta una porzione che normalmente dovrebbe rimanere protetta. Questo fenomeno può essere localizzato (riguardare uno o pochi denti) o più diffuso. Le cause possono essere molteplici. Alcune sono locali, come traumi da spazzolamento o infiammazione cronica dovuta alla placca batterica. Altre sono legate alla posizione dei denti, alla presenza di frenuli inseriti vicino al margine gengivale o a una predisposizione anatomica.
È vero che spazzolare troppo forte fa male?
Sì, ed è uno dei principali motivi per cui le gengive si ritirano, soprattutto nei giovani adulti. Usare uno spazzolino troppo duro o spazzolare con eccessiva forza, magari con una tecnica scorretta, può danneggiare i tessuti gengivali nel tempo. Anche se la motivazione è spesso quella di “pulire meglio”, il risultato può essere opposto a quello desiderato. La soluzione è imparare una tecnica corretta (ad esempio, la tecnica di Bass modificata) e usare spazzolini a setole morbide. Anche gli spazzolini elettrici, se usati nel modo giusto, possono aiutare a mantenere una buona igiene senza traumatizzare le gengive.
L’acidità del corpo c’entra qualcosa?
No, non esistono prove scientifiche che colleghino direttamente un’ipotetica “acidità sistemica” al ritiro delle gengive. Alcuni video online suggeriscono che per prevenire o curare la recessione gengivale si debbano mangiare cibi “alcalini” o “disintossicanti”. Questa teoria, però, non ha basi nella letteratura medica. La salute gengivale dipende principalmente da fattori locali: placca, batteri, traumi meccanici, genetica, fumo e malattie parodontali. Mangiare bene è importante per la salute in generale, ma non esistono cibi miracolosi capaci di far ricrescere la gengiva una volta persa.
Gli sbiancamenti fanno ritirare le gengive?
No, se eseguiti correttamente. I trattamenti sbiancanti professionali, sotto controllo odontoiatrico, sono sicuri. Possono talvolta causare una sensibilità temporanea o una lieve irritazione gengivale, ma non sono causa diretta di recessione. È invece possibile che l’uso improprio di prodotti sbiancanti fai-da-te, non regolamentati o troppo aggressivi, possa provocare danni ai tessuti molli.
Lo spazzolino duro aiuta davvero a pulire meglio?
Anche qui la risposta è no. È un mito che resiste nel tempo, ma è stato ormai superato. Uno spazzolino a setole dure può sembrare più “efficace”, ma in realtà tende a danneggiare sia le gengive sia lo smalto. Le linee guida internazionali raccomandano spazzolini a setole morbide, proprio perché sono meno traumatici e, se usati con una buona tecnica, altrettanto efficaci nella rimozione della placca.
È possibile rigenerare le gengive da soli, con massaggi o tecniche naturali?
Purtroppo no. Alcuni video affermano che massaggiando la gengiva o spazzolando “con amore” questa possa rigenerarsi. In realtà, una volta che la gengiva si è ritirata, non torna indietro spontaneamente. Una buona igiene può certamente prevenire un peggioramento e mantenere il tessuto gengivale sano, ma per ripristinare ciò che è stato perso sono necessarie terapie specialistiche, come gli innesti gengivali o la chirurgia parodontale.
Mangiare crudo e fibroso aiuta?
Una dieta ricca di frutta e verdura è senz’altro positiva per la salute generale, comprese le gengive. Cibi crudi e fibrosi come mele e carote stimolano la masticazione e la salivazione, contribuendo a mantenere una buona igiene orale. Tuttavia, da soli non bastano a prevenire o curare la recessione gengivale. E in alcuni casi – ad esempio, in presenza di denti mobili – cibi troppo duri potrebbero anche essere controproducenti.
E lo xilitolo o il bicarbonato?
Lo xilitolo è un dolcificante naturale che ha effetti protettivi contro la carie. È presente in molte gomme da masticare e dentifrici ed è utile nell’igiene orale quotidiana. Il bicarbonato, se usato con cautela (diluito e non puro), può aiutare a neutralizzare l’acidità del cavo orale e ad avere un leggero effetto sbiancante. Tuttavia, un uso scorretto può risultare abrasivo per denti e gengive.
La vitamina C aiuta davvero?
Sì, su questo punto c’è accordo scientifico. La vitamina C è fondamentale per il corretto mantenimento dei tessuti gengivali. Una sua carenza può favorire il sanguinamento e l’infiammazione delle gengive. Per fortuna, con una dieta equilibrata che includa frutta e verdura fresca, è facile mantenere buoni livelli di questa vitamina.
Il filo interdentale fa bene o fa male?
Molti lo usano in modo scorretto, causando piccoli traumi gengivali. Tuttavia, quando viene usato con la giusta tecnica, il filo interdentale è uno strumento utile per rimuovere la placca tra un dente e l’altro, dove lo spazzolino non arriva. In molti casi, soprattutto negli adulti, è preferibile usare scovolini interdentali, che risultano più efficaci e più semplici da usare.
Le gengive e la salute del resto del corpo
Quando le gengive sono infiammate o sanguinanti, i batteri presenti nel cavo orale possono entrare nel circolo sanguigno. In persone con problemi cardiaci o protesi valvolari, questa condizione può aumentare il rischio di infezioni sistemiche. Anche se si tratta di situazioni rare, sottolineano l’importanza di mantenere la bocca in salute.
In conclusione
Molte delle informazioni che circolano online sulla recessione gengivale sono parziali o distorte. È importante ricordare che:
- Lo spazzolamento corretto, con setole morbide e tecnica adeguata, è fondamentale.
- L’alimentazione ha un ruolo, ma non esistono cibi o integratori miracolosi.
- Le gengive non si rigenerano spontaneamente: quando si ritirano, è necessario l’intervento di uno specialista.
- I trattamenti estetici o sbiancanti vanno sempre eseguiti sotto controllo odontoiatrico.
- La prevenzione è sempre la miglior cura.
In caso di dubbi o problemi, la soluzione migliore è sempre rivolgersi a un professionista qualificato, in particolare a un parodontologo, lo specialista che si occupa della salute delle gengive.