Progetto Anti Fake News

Combattere le Fake News che disorientano i Cittadini e affaticano inutilmente i Professionisti è un obiettivo istituzionale primario di ASSO

Le Società Scientifiche aderenti ad ASSO hanno deciso di costituire una Commissione dedicata all’approfondimento dei temi che via via vengono evidenziati dal Web e dai Social, con l’obiettivo di fornire spiegazioni rigorose e attendibili agli interrogativi che le Fake News generano, ai dubbi che provocano e ai rischi per la salute di coloro che seguono informazioni prive di fondamento.

Vi invitiamo quindi  a consultare i post del Progetto “Anti Fake News” con l’auspicio che possiate trovare qui le risposte che cercate. 

La Commissione Anti Fake News aggiornerà di continuo i temi affrontati per darvi nel tempo risposte esaurienti, sempre scritte in linguaggio comprensibile, da “non addetti ai lavori”, ma redatte utilizzando conoscenze scientifiche affidabili e consolidate. 

Conservativa

L’Odontoiatria Conservativa è una branca dell’odontoiatria che si occupa di curare patologie come carie, deterioramento dello smalto e della dentina attraverso metodologie, strumenti e prodotti appositi al fine di ripristinare una corretta funzione del dente. Le carie possono essere di varia natura e richiedere tipologie di intervento diverse e che si distinguono per invasività. In linea di massima, l’obiettivo della Conservativa è mantenere il dente naturale e ripristinarne la funzionalità dando una forma adeguata e anatomicamente più simile al dente naturale, cercando di ripristinare anche il colore.

In particolare l’Odontoiatria Conservativa moderna si fonda sul concetto di prevenzione, diagnosi precoce e minima invasività, e cerca di mantenere il tessuto salvabile, rimuovere la parte cariata e sostituirla con materiali da restauro, mettendo in pratica tutto ciò che è necessario per ottenere il massimo risultato come l’utilizzo della diga.

Endodonzia

L’Endodonzia è quella branca dell’Odontoiatria che si occupa della terapia dell’Endodonto, ovvero lo spazio all’interno del dente che contiene la polpa dentale, comunemente chiamata “nervo”, organo costituito da una componente cellulare, vasi sanguigni e nervi. La polpa dentale può sviluppare alcune patologie, principalmente per due cause: la malattia cariosa e gli eventi traumatici a carico del dente. In questo caso il dente può diventare molto sensibile, dolente spontaneamente o alla masticazione e con il rischio di sviluppare un ascesso. Una polpa degenerata per la carie o il trauma si infetta e muore; è necessario quindi asportarla con una terapia definita trattamento endodontico, più comunemente chiamata cura canalare o devitalizzazione.

Implantologia

L’implantologia dentale osteointegrata è la disciplina di pertinenza odontoiatrica che si occupa della riabilitazione funzionale ed estetica dei denti mancanti mediante l’utilizzo degli “impianti”, ossia di dispositivi medici che fungono da radici artificiali e che si integrano nell’osso (mediante un processo biologico noto come osteointegrazione) permettendo il sostegno di manufatti protesici (dalle corone, ai ponti, alle protesi totali a supporto implantare).

La perdita dei denti, sia essa dovuta a trauma, a carie o a malattia parodontale, si associa frequentemente a deficit di tessuto osseo e gengivale. Per poter permettere una integrazione dell’impianto, con un risultato estetico e funzionale adeguato del manufatto implanto-protesico, prima dell’applicazione degli impianti andranno valutati i volumi ossei e dei tessuti molli presenti. Nei casi più semplici sarà possibile inserire l’impianto senza ulteriori procedure chirurgiche, nei casi più complessi potrà essere necessario, prima o contemporaneamente al posizionamento implantare, eseguire interventi di rigenerazione/ricostruzione dei tessuti duri (osso) e/o dei tessuti molli (gengiva).

L’implantologia moderna ha oggi a disposizione sofisticati sistemi di diagnosi e di chirurgia guidata computer assistita finalizzati alla riduzione dei tempi e dell’invasività del trattamento.

Indipendentemente dalla procedura terapeutica adottata, estrema attenzione deve essere riposta sia nell’individuare i fattori di rischio individuali (come patologie sistemiche, malattie parodontali non trattate, abitudine al fumo,…) in grado di inficiare il risultato, sia nel programmare una fase di mantenimento igienico e di controlli radiografici successivi al trattamento, indispensabili alla prevenzione delle complicanze.

Parodontologia

La Parodontologia è la branca dell’odontoiatria che si occupa della prevenzione e della  cura delle malattie gengivali, che colpiscono circa 20 milioni di Italiani e nelle forme più gravi (parodontite), quasi 10 milioni. La Parodontite è una patologia a eziologia batterica e patogenesi infiammatoria, che colpisce i tessuti di supporto dei denti (gengiva, osso e legamento parodontale) causandone la progressiva distruzione. La sua insorgenza e progressione sono  determinate dalla presenza di placca batterica patogena e sono influenzate da fattori legati al paziente come la suscettibilità genetica, a fattori “ambientali” come il fumo o lo stress, alla scarsa igiene orale del paziente, e ancora, da fattori sistemici quali il diabete o la sindrome metabolica. È  necessario fare corretta diagnosi di parodontite attraverso periodici screening.

La terapia della Parodontite deve prevedere la correzione dei comportamenti che rappresentano un fattore di rischio,  l’individualizzazione delle manovre di igiene orale domiciliare e la rimozione del biofilm batterico sia in sede sopra che sottogengivale. Queste fasi di terapia devono essere seguite ed eseguite dal professionista odontoiatra o igienista dentale, attraverso strumenti manuali e meccanici. Nei casi di parodontite avanzata, a questa fase, possono seguire , se necessario, procedure localizzate di chirurgia parodontale.

Al termine della fase di terapia attiva, per garantire la stabilità nel tempo della guarigione dei tessuti parodontali, è indispensabile che il paziente rispetti un programma di richiami personalizzato, definito terapia di supporto, che proprio per la natura cronica della parodontite, durerà tutta la vita con scadenze programmate in base alla situazione personale di patologia parodontale del singolo soggetto.