Introduzione
Durante una visita il dentista ispeziona la vostra bocca per valutarne lo stato di salute o malattia. La sola ispezione visiva, per quanto accurata, presenta importanti limiti. Molte aree della bocca non sono facilmente accessibili allo sguardo diretto: lo spazio tra i denti, le regioni interdentali profonde e le strutture ossee sottostanti rimangono nascoste. In questi ambiti la radiografia diventa indispensabile per individuare patologie non visibili ad occhio nudo e formulare diagnosi precise e tempestive. Tra i vari e importanti strumenti diagnostici, la radiografia rappresenta un elemento fondamentale.
Questo documento fornisce informazioni chiare e comprensibili su perché le radiografie sono importanti nella pratica odontoiatrica e come vengono utilizzate nel vostro interesse.
- Cosa Analizza il Dentista Durante la Visita
Durante l’esame clinico della vostra bocca, il dentista osserva:
- Il colore e l’integrità dei denti visibili
- La presenza di tartaro e depositi di placca
- Lo stato dei tessuti gengivali (arrossamento, edema, sanguinamento) e l’eventuale perdita di attacco e presenza di tasche mediante l’ausilio della sonda parodontale.
- La posizione e l’allineamento dei denti
- L’eventuale presenza di restauri (otturazioni, corone) danneggiati o deteriorati
- Segni di usura o fratture dentali
- Malattie Silenti: L’Importanza della Diagnosi Precoce
Carie Interdentali
Una delle patologie più insidiose in odontoiatria è la carie interprossimale, cioè quella che si sviluppa nello spazio tra due denti. Questa patologia può progredire in totale assenza di sintomi. Spesso il paziente non avverte dolore fino a quando la carie non raggiunge la polpa dentale (nervo) e compromette la vitalità del dente. Una radiografia, tuttavia, la rivela tempestivamente nelle sue fasi iniziali, quando l’intervento è più semplice, meno invasivo e preserva maggiormente la struttura dentale.
Lesioni Apicali (granulomi)
Le lesioni apicali sono infiammazioni o infezioni che si sviluppano all’apice della radice dentale. Questi processi infettivi possono rimanere completamente asintomatici per lunghi periodi, senza causare dolore o disagio percettibile dal paziente. Nel frattempo, l’infezione continua a diffondersi, danneggiando le strutture ossee circostanti e rappresentando un focolaio di infezione nel cavo orale. Una radiografia periapicale consente di visualizzare chiaramente queste lesioni e di instradare il paziente verso il trattamento appropriato.
Riassorbimento Radicolare
Il riassorbimento radicolare è un processo patologico in cui la radice del dente è gradualmente distrutta. Questo fenomeno può essere provocato da molteplici cause e molto spesso il paziente non percepisce alcun sintomo durante le fasi iniziali e intermedie. Il riassorbimento continua silenziosamente, compromettendo progressivamente l’integrità strutturale del dente. L’esame radiografico consente di rilevare e monitorare questo processo prima che causi danni irreversibili.
Malattia Parodontale
La diagnosi iniziale è clinica e va effettuata mediante l’utilizzo della sonda parodontale verificando perdita di attacco e presenza di tasche. Le radiografie periapicali sono da considerarsi un esame aggiuntivo e rappresentano un completamento all’esame clinico permettendo di acquisire informazioni utili sia per la diagnosi che per il piano di trattamento.
Il Valore della Diagnosi Tempestiva
La capacità della radiografia di identificare patologie silenti rappresenta uno dei suoi maggiori vantaggi. Una diagnosi precoce consente:
- Trattamenti meno invasivi: le lesioni iniziali richiedono interventi più conservativi
- Costi di cura inferiori: i trattamenti iniziali sono più rapidi e meno costosi
- Migliore prognosi: le cure precoci hanno percentuali di successo più elevate
- Prevenzione di complicazioni: evitare l’estensione della patologia ad aree adiacenti
- Tipologie di Radiografie: Non Tutte Sono Uguali
Esistono diverse tecniche radiografiche impiegate in odontoiatria, ognuna con specifiche finalità diagnostiche. Per una diagnosi accurata e affidabile, è importante utilizzare la tecnica più appropriata.
Radiografie Bite-Wing
Le radiografie bite-wing sono radiografie endorali (all’interno della bocca) che catturano le corone dei molari e premolari superiori e inferiori contemporaneamente.
Principali caratteristiche:
- Mostrano distintamente lo spazio interprossimale (tra i denti)
- Rivelano la linea di demarcazione della cresta ossea alveolare
- Permettono l’identificazione di carie interdentali
- Permettono l’identificazione di alcuni riassorbimenti di radice
- Evidenziano carie sotto restauri già presenti
- Mostrano il tartaro sotto gengiva
- Rilevano riassorbimento osseo di entità lieve o moderata
Queste radiografie sono particolarmente preziose perché forniscono un’immagine parallela e poco distorta, ideale per il confronto nel tempo: radiografie bite-wing eseguite a distanza di anni possono essere confrontate per valutare il progresso di patologie o, al contrario, la stabilità della situazione clinica.
Radiografie Periapicali con Centratore
Le radiografie periapicali sono radiografie endorali che mostrano uno o pochi denti nella loro interezza, dalla corona fino all’apice radicolare.
Principali caratteristiche:
- Rivelano l’intera lunghezza del dente
- Permettono l’identificazione di lesioni apicali, granulomi, cisti
- Mostrano bidimensionalmente il profilo osseo tra i denti
- Possono mostrare fratture radicolari e riassorbimenti
- Consentono la valutazione della qualità dei trattamenti endodontici
Altre Tecniche Radiografiche
Esistono anche radiografie extraorali come l’ortopantomografia (panoramica) o la teleradiografia latero-laterale che forniscono inquadrature più ampie della bocca e delle strutture circostanti. Tuttavia, per una diagnosi fine e dettagliata di singoli denti, le bite-wing e periapicali rimangono le tecniche preferite.
Per una riproduzione in tre dimensioni della bocca o di un dente, si può invece ricorrere alla CBCT (Cone Beam Computed Tomography).
- Frequenza delle Radiografie: Una Scelta Personalizzata
Una domanda comune tra i pazienti riguarda la frequenza con cui sottoporsi a radiografie. La risposta non è universale, ma dipende da molteplici fattori specifici di ciascun paziente.
- Stato di salute orale generale: pazienti con storia di carie frequenti richiedono controlli radiografici più frequenti
- Fattori di rischio: abitudine al fumo, scarsa igiene orale, dieta ricca di zuccheri, malattie sistemiche come il diabete aumentano il rischio di patologie
- Parodontite: i pazienti con pregressa storia di parodontite trattata necessitano di un monitoraggio clinico frequente mediante il sondaggio parodontale. Qualora il clinico dovesse riscontrare una progressiva perdita di attacco o la formazione di nuove tasche potrà considerare l’ipotesi di effettuare un esame radiografico a completamento di quanto riscontrato clinicamente
- Età del paziente: i pazienti più giovani, specie se ancora in fase di sviluppo dentale, richiedono protocolli specifici e maggiore attenzione
- Anamnesi di lesioni apicali: pazienti con precedenti infezioni endodontiche potrebbero necessitare di controlli radiografici periodici
- Situazione clinica acuta: dolore, gonfiore o infezione richiedono radiografie immediate per diagnosi e pianificazione terapeutica
- Periodicità di controllo: nuovi pazienti spesso necessitano di una valutazione radiografica iniziale completa
Ottimizzazione della Dose di Radiazioni
Le radiografie vengono eseguite solo quando clinicamente necessarie e la frequenza è personalizzata al singolo paziente, in base alla valutazione clinica individuale.
Conclusioni
Le radiografie rappresentano un elemento imprescindibile della moderna pratica odontoiatrica. Grazie a esse:
- Si identificano patologie silenti prima che causino danni irreversibili
- Si formulano diagnosi precoci e accurate
- Si pianificano trattamenti conservativi ed efficaci
- Si evitano complicazioni e perdita di struttura dentale garantendo un risparmio sia biologico che economico
La frequenza con cui sottoporsi a radiografie, così come a una visita di controllo, non è standardizzata, ma viene personalizzata dal dentista sulla base dei fattori di rischio individuali e delle condizioni odontoiatriche specifiche. Questo approccio consente di ottimizzare i benefici diagnostici minimizzando l’esposizione alle radiazioni.







